Architettura della crisi

L'architettura prima della crisi era economia adesso è intelligenza. La crisi ha fatto cadere l'architettura monumentale e rovinosa che si faceva senza sguardi e senza persone. Uno dei quelli vantaggi che possiamo apprezzare nell'architettura è questo, la mancanza di soldi si riempie di persone, d'idee e sopratutto d'architettura. L'architetto del secolo XXI non è uno star, non esce per la TV, ma tutti gli conoscono. Fa architettura senza progetti, senza una base economica, quasi senza niente, ma riesce a riempire tutto di un certo valore.

Uno di questi luoghi dove l'architettura non è visibile ma si il suo servizio sono i diversi locali che si aprono in Spagna per soddisfare i fabbisogni principali della popolazione con piccole risorse come è l'alimentazione. Prezzi bassi (25% del costo persino gratuiti) per famiglie con necessità e con un'architettura che riesce a fare le cose più facile. Dove il soldi non ci arriva deve arrivare l'architetto e non viceversa come succeda prima della crisi ma senza confondere architettura con mancanza del buon fare.

Dopo anni di disprezzo fare architettura diventa l'obbiettivo principale. Ti ringrazio crisi.